Come traslocare: cosa porterai nel 2021?

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Penso che prepararsi all’arrivo del 2021 è un po’ come traslocare.

Sarà perché io ho appena dovuto traslocare davvero, non per mia scelta, senza che fosse previsto né programmato. Sapere all’improvviso di dover cambiare casa e in tempi brevi –  in questo anno poi! – ecco, non era decisamente quello che avrei desiderato né mi sarei aspettata. E invece è successo, proprio quando stavo per avviare i progetti che avevo per far ripartire Vitamina G e lanciare alcune nuove proposte come Guida per le mie escursioni.

E invece.

A fine estate mi hanno comunicato che dovevo lasciare l’appartamento in affitto, mettendomi anche una gran fretta. Da un giorno all’altro mi sono ritrovata a non aver più nessun punto di riferimento spazio-temporale, nella totale impossibilità di programmare alcunché. In questo anno che già sappiamo quanto fare affidamento sul calendario sia molto complicato perché tutto è mutevole e indefinito, mi sono ritrovata a non sapere né dove avrei abitato di lì a poco, né prevedere quando avrei trovato casa e quindi da quando avrei potuto essere operativa dopo l’inevitabile delirio di scatoloni, utenze domestiche da riallacciare, sanità mentale ed energie da preservare. Senza contare la preoccupazione di dover essere più veloce di un nuovo DPCM che avrebbe potuto colorare tutto di rosso.

E quindi…

E quindi da settembre in poi ho vissuto in una bolla, immersa nell’unico pensiero di trovare casa e prepararmi al trasloco. Non è stato divertente

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Spulciare annunci e vedere appartamenti è diventato un lavoro, tutto il resto è rimasto in sospeso. Non sono mancate disavventure ed eventi incredibili; gli incontri con gli agenti immobiliari mi hanno fatto raccogliere un dossier grosso così di bad practices da portare come casi di studio nei miei futuri corsi di marketing e comunicazione; ti risparmio la cronaca degli eventi per passare subito al

lieto fine:

ce l’ho fatta a traslocare sana e salva, ho preso possesso della mia nuova casa qualche settimana fa e, anche se sono ancora in mezzo agli scatoloni, sto finalmente uscendo dalla bolla e riprendendo in mano la mia – nuova – vita.

Ho pensato che prepararsi all’arrivo del 2021 è un po’ come traslocare, dicevo.

Sarà perché per tutto l’autunno il trasloco è stato il mio pensiero fisso e totalizzante e non ho visto altro… è successo che mentre riempivo scatoloni mi sono lasciata andare a riflessioni sul nostro lavoro, su cosa è stato il 2020, e come affrontare l’arrivo del 2021.

Come in un trasloco, appunto.

Riprendere in mano tutto

Cambiare casa ti costringe letteralmente a prendere in mano tutto della tua vita, compresa quella passata che se ne sta silente nell’oblio di qualche scatola nello scaffale in alto del ripostiglio, o in fondo a un armadio. Torna tutto fuori, alla luce, e ti passa inevitabilmente davanti agli occhi, fosse anche solo per il tempo di dire “questo si butta via”.

Ma non c’è scampo, ripercorri tutto: il bello e il meno bello, il divertente e quello che può far male; ti ritrovi in mano cose che nemmeno sai più perché le hai o da dove vengono, o riscopri meraviglie che non ricordavi. Si riaprono cassetti fisici e della memoria, ti accorgi che qualcosa che un tempo aveva un grande significato ora non lo ha più. Che lo si voglia o no, è la circostanza che come nessun’altra ti costringe a fare ordine, pulizia, bilanci, a selezionare, buttare, alleggerire, scegliere, capire cosa è indispensabile, cosa non lo è.

E se facessimo lo stesso pensando al nostro lavoro in vista del 2021? Mi sembra che il 2020, costringendoci a fermarci, ci faccia un chiaro “invito” a fare il punto della nostra attività, per scegliere cosa tenere e cosa “buttare” perché non serve più, o non è più adatto al momento, o non potrà avere spazio perché “la casa” nuova che andremo ad abitare sarà diversa.

  • Cosa del tuo modo di lavorare puoi lasciare indietro?
  • Quali idee e servizi puoi eliminare?
  • Quali collaborazioni o progetti mai davvero decollati puoi lasciar andare definitivamente?
  • E quali invece potranno sbocciare “grazie” alle nuove circostanze?
  • Cosa scegli di portare con te nel 2021?

Recuperare, riutilizzare, riscoprire

Nella nuova casa ho rimesso in uso oggetti che in quella precedente erano rimasti in disparte dal trasloco prima (sì, ne ho già fatti un bel po’!). Altri oggetti invece usati quotidianamente fino a oggi finiranno in una scatola, sul famoso scaffale in alto del ripostiglio, perché un giorno chissà…

E sto pensando alla stessa questione in termini lavorativi, con domande come queste che rivolgo anche a te:

  • Cosa faceva parte del tuo lavoro molto tempo fa e hai tenuto da parte per altre occasioni?
  • Quali idee, contatti, luoghi da proporre, modi di condurre la visita o l’escursione, strumenti per promuoverti online puoi valorizzare meglio o usare diversamente?
  • Cosa potresti recuperare e rinnovare?
  • Quale nuovo spazio potresti occupare?
  • Cosa invece puoi mettere da parte oggi per il futuro?

Chiedere aiuto, unire le forze

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Trasportare tutta la propria vita e gli oggetti che riempiono la casa da una parte all’altra della città, distribuiti più o meno con ordine in un numero imprecisato di scatoloni, è una di quelle attività che, diciamocelo, riescono meglio con l’aiuto degli altri. Aiuto che alleggerisce i pesi da portare, fa risparmiare tempo, può persino far risultare divertente la sfaticata e suggerire nuove idee. “Ma tu questo spazio come lo sfrutteresti meglio?” … Lì potresti valorizzare quell’angolo con…”.

E nel lavoro? È lo stesso! La somma di 1+1 dà sempre un risultato maggiore di 2: lo scambio di idee e pareri arricchisce ed è generativo. Porta a obiettivi che da soli non si riuscirebbe a raggiungere. Come portare un divano all’ultimo piano.

Mi rattrista molto quando vedo o sento di concorrenza spietata tra Guide e spero che le circostanze complicate del 2020 abbiano come effetto collaterale positivo la presa di coscienza che non solo farsi la guerra è controproducente, ma che unire le forze e collaborare in modo costruttivo porta benefici a tutti: in termini di opportunità, stimoli, crescita, sviluppo e alla fine, economici.

E allora…

  • Quali progetti puoi realizzare solo se unisci le forze con altri?
  • Chi potrebbe diventare tuo partner in crime dal prossimo anno?
  • A chi puoi chiedere aiuto in caso di bisogno?
  • Su chi e su cosa puoi contare?
  • Cosa puoi fare per creare una rete di supporto e confronto attorno a te per affrontare il 2021?

Nuovi luoghi, stessi luoghi, occhi diversi

Cambiare casa significa anche trovarsi in un nuovo quartiere, cambiare abitudini e luoghi da un giorno all’altro, ricominciare da zero un’altra vita e dare un taglio a quella che hai vissuto fino a quel momento. Nell’appartamento che ho appena lasciato ho abitato 8 anni, e il caso (ma è poi davvero un caso?) ha voluto che finissi per ritornare nella stessa zona in cui ho già vissuto più di 15 anni fa. Non ci tornavo da allora. È una strana sensazione: mi sento nuova abitante di un ambiente che però è molto famigliare, e allo stesso tempo come una “veterana” ricomparsa in un posto conosciuto ma diverso, perché nel frattempo è cambiato. Passeggio per il quartiere con gli occhi del viaggiatore pronto a sorprendersi per le novità, e intento a ritrovare ciò che ricorda del passato.

Ho il sospetto che potremmo provare la stessa sensazione nel 2021, lavorativamente parlando, quando i flussi turistici riprenderanno (perché lo sai anche tu che riprenderanno, non è vero?).

Durante i lockdown i confini e gli orizzonti che davamo per scontati si sono incredibilmente rimpiccioliti. Potersi muovere solo nei pressi della propria abitazione, fino a 500 metri da casa, entro i confini del proprio comune: i limiti hanno ristretto lo spazio ma hanno ampliato e approfondito lo sguardo. Nei miei 500 metri attorno a casa ho “visto” davvero e per la prima volta ciò che mi era sempre passato inosservato: mi ha dato spunti per nuovi percorsi e molte ispirazioni per le mie attività.

  • Cosa puoi proporre attraverso uno sguardo nuovo?
  • Con quali nuovi punti di vista puoi far scoprire i tuoi luoghi e il territorio in cui lavori?
  • Quali storie si possono svelare sotto la superficie?
  • Come puoi raccontare in modo nuovo e più coinvolgente per rinnovare i tuoi itinerari?

Traslocare con lo spirito giusto

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Immagino che nel 2021 molte cose saranno cambiate rispetto a un anno fa, mentre altre saranno le stesse. Ci adatteremo, cambieremo, altro lo manterremo come è sempre stato, impareremo nuove compentenze, scopriremo che alcuni cambiamenti forse non sono poi così male, faremo tesoro delle esperienze maturate. Credo che andrà meglio per chi saprà affidarsi al flusso e non opporrà resistenza cercando con ostinazione di volere che tutto sia uguale a com’era prima di febbraio scorso.

Se non sai da che parte cominciare, parti da qui: questo post scritto a primavera durante il lockdown è tra i più letti, e mi auguro di cuore il più messo in pratica.

Ti auguro un buon trasloco nel 2021!

 

 

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